Pubblicato il 16 Marzo 2024
Torna in Arena dopo tredici anni l'opera pių popolare di Giacomo Puccini
Vi presentiamo La Bohčme servizio di Angela Bosetto

20240316_Vr_00_LaBoheme_2024VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren.
Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena, il progetto è stato presentato a inizio marzo presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano e, in occasione di tale incontro, è stato svelato anche il nome del regista designato: Alfonso Signorini, che (dopo aver già allestito La Bohème per il Festival Puccini nel 2017) esordirà così anche nell’anfiteatro areniano. Sarà invece Guillermo Nova a firmare una scenografia in cui le trasparenze consentiranno di seguire fedelmente la vicenda pucciniana e, contemporaneamente, di cogliere particolari altrimenti nascosti delle vite dei personaggi e della Parigi in cui vivono.
Debuttanti in Arena anche le due protagoniste femminili, ovvero i soprani Juliana Grigoryan (Mimì) ed Eleonora Bellocci (Musetta), affiancate dal Rodolfo di Vittorio Grigolo (che ha voluto essere presente all’incontro introduttivo alla Biblioteca Braidense) e dal Marcello di Luca Micheletti. Completeranno il cast Alexander Vinogradov (Colline) e Fabio Previati (Schaunard), Nicolò Ceriani (Benoit), Salvatore Salvaggio (Alcindoro), Riccardo Rados (Parpignol). Oltre al Coro areniano, preparato da Roberto Gabbiani, saranno impegnate anche le giovanissime voci bianche A.LI.VE. dirette da Paolo Facincani.
«Siamo lieti di riportare La Bohème in Arena» ha dichiarato Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena, «non solo per la felice ricorrenza del centenario pucciniano, ma perché è uno dei titoli dei più belli di sempre e merita di arrivare a tutti. Un’opera che conosco bene e che mi è particolarmente cara, come interprete prima che come Sovrintendente. Qui Puccini ha davvero infuso tutto il suo cuore, oltre alla sua arte, e si sente quanto quest’opera sappia di amicizia, amore, sorrisi, divertimento, scoperte e dolori, in una parola: di verità. E mostrarla in tutte le sue sfaccettature è l’intento del nuovo allestimento, affidato peraltro a un cast di artisti eccezionali».

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«Chi è Mimi? Che vita conduce questa ragazza che vive a pochi metri da Rodolfo e appare all’improvviso nella sua vita?» Da tali domande si svilupperà lo spettacolo di Signorini, che nelle sue note di regia scrive: «Spesso idealizzata dagli afflati romantici di un’epoca, che si nutriva di figurine di carta e di fiori profumati, Mimì, almeno nella drammaturgia dell’opera, si trova alle strette nei panni della creatura angelicata: si perde dietro i tramonti di primavera, sfoglia boccioli di rosa e sospira, come lei stessa ammette, ma non esita a autoinvitarsi, unica donna, nella allegra brigata dei Quattro Moschettieri, come Rodolfo e i suoi inseparabili amici venivano chiamati al Quartiere Latino, e a promettere al suo nuovo amore con aria civettuola convegni amorosi al loro ritorno. A pochi mesi dalla sua fine, proprio all’inizio del quarto Atto, apprendiamo che Mimì ha lasciato Rodolfo. Non frequenta più le fredde mansarde di Parigi, ma si divide tra carrozze e velluti, in compagnia di un ricco ‘viscontino’. Colpo di scena. L’amore romantico, che si riscatterà solo alla fine dell’opera con la prematura scomparsa della sua protagonista, conosce gli alti e bassi di tutti i comuni mortali, in un realismo, drammaturgico e musicale che di certo affascinava Puccini.»
Grazie all’impianto scenico trasparente di Nova, «... gli occhi dello spettatore potranno spostarsi dalla mansarda di Rodolfo e dei suoi amici a quella di Mimi, sorpresa nelle sue scene di vita quotidiana e impegnata a organizzare il suo ben meditato gioco di seduzione, che non può certo ridursi alla fiammella di una candela. Così nel secondo atto, mentre da Café Momus si festeggia la Vigilia di Natale, una Musetta accompagnata dal suo sponsor, chiamiamolo così, Alcindoro, fa shopping in una corsetteria del centro, scegliendo la mise più adatta per sfilare davanti agli occhi innamorati del suo Marcello. Una cornice moderna, trasparente, complice una altrettanto trasparente pedana che riveste l’intero palcoscenico, in cui vive il mondo di metà Ottocento, ricostruito, dai costumi ai singoli dettagli, in modo scrupoloso, direi quasi maniacale, quasi a rappresentare un vero e proprio tableau vivant. Un tableau che non conosce e non può conoscere stagioni.»

Crediti fotografici: Ennevi Foto per la Fondazione Arena di Verona
Nella miniatura in alto: il "logo" fotografico della Bohème edizione Arena 2024
Sotto, da sinistra: Stefano Trespidi, Vittorio Grigolo, Crespi, Cecilia Gasdia, Alfonso Signorini, Mazzi





Pubblicato il 25 Febbraio 2024
Nel Teatro Alighieri č stato presentato il ricco e composito cartellone di Ravenna Festival 2024
Il 35° nel segno della solidarietā servizio di Athos Tromboni

20240225_Ra_00_RavennaFestival2024_LogoRAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli" del pop che oggi spopolano sulle piattaforme tipo Spotify, Pandora e Youtube.
Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, e dall'Assessore alla cultura della regione Emilia Romagna, Mauro Felicori, alla presenza discreta e silente di Cristina Mazzavillani Muti, fondatrice di Ravenna Festival e oggi presidente onorario della Fondazione ravennate.
Il sindaco De Pascale ha ringraziato i presenti sottolineando come il teatro strapieno testimoniasse il gradimento della manifestazione che si svolge ogni estate ininterrottamente da 35 anni e pone Ravenna fra le capitali mondiali della musica; ha poi ricordato che quest'anno il Festival ha programmato numerosi spettacoli nelle zone colpite dall'alluvione del maggio 2023, come scelta di solidarietà e come stimolo per la ripresa della vita e della vitalità di quelle popolazioni così duramente colpite dagli eventi climatici.
Da parte sua l'assessore Felicori ha messo in rilievo come l'Emilia Romagna possa contare su un vasto programma di eventi culturali in ogni città della regione, da Piacenza a Rimini al punto che non è esagerato parlare di una "rete" diffusa di vere e proprie capitali emiliano-romagnole della musica e della cultura, senza pari in Europa.
La parola è poi passata al sovrintendente della Fondazione Ravenna Festival, Antonio De Rosa, e ai due responsabili delle programmazioni musicali e artistiche, Angelo Nicastro e Franco Masotti, cui è toccato il compito di presentare i contenuti del Ravenna Festival 2024. Ecco in sintesi il programma, i suoi significati, i contenuti.

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E fu sera e fu mattina
Scegliendo per titolo le parole che nella Genesi marcano il succedersi dei giorni della Creazione, la XXXV edizione di Ravenna Festival riflette sugli effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta, adottando nuove pratiche ecosostenibili per lo spettacolo dal vivo, ma anche sul valore della creatività come risorsa per comunità inclusive e multiculturali. Riccardo Muti apre il Festival l’11 maggio con i Wiener Philharmoniker, mentre – a un anno dall’alluvione in Romagna – la rassegna Romagna in fiore porta concerti gratuiti e green nei territori colpiti. Tra gli ospiti del programma estivo ci sono Simon Rattle, Kirill Petrenko, Accademia Bizantina, Eleonora Abbagnato, Sergio Bernal, il Ballet de l’Opéra de Lyon, il Philip Glass Ensemble, Giovanni Sollima, Mario Brunello, Paolo Fresu e Omar Sosa, Colapesce Dimartino, Ian Bostridge, Hildur Gudnadóttir, Laura Morante… Anche quest’anno Ravenna Festival vanta oltre cento alzate di sipario, con il coinvolgimento di più di un migliaio di artisti, grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ravenna, del partner principale Eni e degli sponsor al fianco della manifestazione.

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Anima mundi
L’anima del mondo si sta sgretolando, come dimostrano la distruzione degli ecosistemi, l’esaurimento delle risorse e il cambiamento climatico…e la ricerca di un nuovo equilibrio riguarda anche lo spettacolo dal vivo. Per quattro weekend fra maggio e giugno, Romagna in fiore è una speciale rassegna solidale, ecosostenibile, diffusa e a ingresso libero, destinata ai territori che a maggio 2023 sono stati colpiti dall’alluvione, con la partecipazione di importanti artisti italiani (programma dettagliato disponibile dal 12 marzo). Mentre nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe Ottavio Dantone guida Accademia Bizantina nella Creazione di Haydn, traboccante di meraviglia di fronte al Creato, la Trilogia Qatsi di Godfrey Reggio e Philip Glass, proposta con musiche originali eseguite dal vivo dal Philip Glass Ensemble, è uno sguardo sul rapporto fra uomo e mondo (e una produzione Ravenna Festival che include una prima assoluta). Il tema del riscaldamento globale è anche al centro di Lo sciamano di ghiaccio, nuovo lavoro di teatro musicale multimediale dedicato alla vita degli Inuit.

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Anima hominis
In molte religioni la divinità è il “primo artista”, forza creatrice che plasma il mondo; un’esperienza che si rinnova, in scala, con ogni pratica d’arte. Il Museo Classis ospita la Chiamata alle arti, con cui Cristina Mazzavillani Muti invita giovani e giovanissimi a confrontarsi in una varietà di linguaggi, con la direzione artistica di Michele Marco Rossi e Anna Leonardi. Partecipazione è la parola d’ordine anche per il Pluto di Aristofane che Marco Martinelli rimette in vita con gli adolescenti del territorio partenopeo, per il Grande Teatro di Lido Adriano con le favole indiane di Panchatantra e per la seconda anta del Don Chisciotte ad ardere del Teatro delle Albe / Ravenna Teatro. Creatività e talento possono essere un’occasione di riscatto contro ostacoli e discriminazioni. Con Nina, Fanny & Alexander celebrano la cantante afroamericana Nina Simone, mentre il Marian Consort propone brani di Vicente Lusitano, probabilmente il primo compositore di colore a pubblicare musica in Europa nel ‘600. L’amore per la musica ha accompagnato Ezio Bosso anche nelle fasi più difficili della sua malattia; Virgilio Sieni gli dedica Un amico, coreografia in prima con Mario Brunello al violoncello. La programmazione multiculturale del Festival include She, Elle, Lei con Almar’a, l’orchestra delle donne del Mediterraneo, Ginevra Di Marco e l’Orchestra di Piazza Vittorio; a Russi, l’alternative country dei Calexico e La grande notte del ballo popolare per viaggiare dal nord al sud dell’Europa; a Villa Masini, Le musiche dell’anima dell’artista jazz albanese di Elina Duni e della franco-siriana Naïssam Jalal e A piedi nudi sulla terra, installazione – ideata da Elio Germano – con le parole di Folco Terzani, musica classica indiana e riti dell’asram.

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Musica e musiche
Dopo il concerto inaugurale alla guida dei Wiener Philharmoniker per la Sinfonia “Haffner” di Mozart e “La grande” di Schubert, Riccardo Muti torna alla guida della sua Orchestra Cherubini per un concerto in omaggio a Ferruccio Busoni (con la partecipazione del clarinettista Simone Nicoletta) e per l’appuntamento Le vie dell’Amicizia con lo Stabat Mater di Giovanni Sollima e la Sinfonia “Tragica” di Schubert. Quest’anno in memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, il progetto dell’Amicizia si completa con Non dirmi che hai paura, nuovo spettacolo sull’atleta somala Samia Yusuf Omar, anche lei vittima della tragedia dei migranti. Per la prima volta al Festival Kirill Petrenko con la Gustav Mahler Jugendorchester, per celebrare il bicentenario della nascita di Bruckner, e Sir Simon Rattle con la Chamber Orchestra of Europe. La Loggetta Lombardesca accoglie il tenore Ian Bostridge per l’omaggio a Byron, i Philharmonic Five dei Wiener, il Chicago Symphony Brass Quintet, and Michele Campanella con il Quartetto Indaco. Tra i pianisti ospiti anche Filippo Gorini e David Fray, quest’ultimo affiancato dal violinista Renaud Capuçon. Le Poème Harmonique propone la ricostruzione di un carnevale del XVII tra musica, circo e teatro, mentre La Stagione Armonica si divide fra l’Amfiparnaso di Orazio Vecchi e un tributo a Luigi Nono. È per la prima volta al Festival la compositrice islandese Hildur Gudnadóttir, premio Oscar per la colonna sonora di Joker di Todd Phillips; è il secondo dei tre appuntamenti nel Pavaglione di Lugo, che ospita anche l’acclamato duo di cantautori siciliani Colapesce Dimartino in versione “sinfonica” con l’Orchestra La Corelli, e una serata con John De Leo Jazzabilly Lovers e Rita Marcotulli. Il Trebbo in musica 2.4 a Cervia include l’omaggio di Laura Morante a Puccini, l’incontro con Pupi Avati, il concerto di Margherita Vicario spalleggiata da La Corelli, la musica etiope con MaqedaFood con Paolo Fresu e Omar Sosa, l’incontro con Riccarda Casadei per celebrare Romagna mia e l’omaggio dell’Orchestra 014 al compositore di musiche per il cinema Piero Piccioni.

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Luce fu: musica nelle basiliche
La Basilica di Sant’Apollinare in Classe accoglie, oltre alla Creazione con Accademia Bizantina, la Messa per Sant’Apollinare con la Cappella Marciana diretta da Marco Gemmani, mentre San Vitale ospita i concerti del Marian Consort dal Regno Unito e dell’Irini Ensemble dalla Francia, quest’ultimo con un programma dedicato al (fallito) tentativo di riunire le chiese d’Oriente e Occidente a fine ‘400. A San Giovanni Evangelista debutta Dilexi composta da Danilo Comitini e dedicata all’imperatrice romana Galla Placidia; nella stessa basilica anche l’oratorio di Porpora Il trionfo della Divina Giustizia ne’ tormenti e morte di Gesù Cristo, con l’Ensemble Dolce Concento guidato da Nicola Valentini. La rassegna di liturgie domenicali In templo domini include formazioni italiane e straniere già impegnate nei concerti serali.

Un festival che danza
Il Ballet de l’Opéra de Lyon rende omaggio a Merce Cunningham con il dittico Cunningham Forever (Beach Birds e Biped), mentre il gala Les étoiles curato da Daniele Cipriani è impreziosito da Eleonora Abbagnato e il divo della danza spagnola Serge Bernal propone SeR in prima italiana. È in prima anche redrum del gruppo nanou, un omaggio a The Shining di Stephen King e al film di Stanley Kubrick. Il Progetto RIC.CI curato da Marinella Guatterini presenta Fragili film / Solo agli specchi di Marianna Troise. Gli spazi di Classis saranno invece abitati dalle MicroDanze ideate da Aterballetto, brevissime performance danzate di 6-7 minuti.

Il teatro specchio del mondo
Il Grande Teatro di Lido Adriano continua il percorso attraverso la letteratura extraeuropea con Panchatantra, o le mirabolanti avventure di Kalila e Dimna, rilettura delle favole della tradizione indiana con il coinvolgimento di decine di giovani e adulti. Terza tappa invece per il progetto quadriennale di “rimessa in vita” delle commedie di Aristofane da parte di Marco Martinelli su commissione del Parco Archeologico di Pompei, dove Pluto debutta prima di raggiungere Ravenna. Continua anche l’avventura di Don Chisciotte ad ardere con Marco Martinelli ed Ermanna Montanari di Teatro delle Albe/Ravenna Teatro al fianco dei cittadini della Chiamata e sulle musiche originali di Leda. Fanny & Alexander continua nella ricerca sull’eterodirezione con Nina, in cui il pluripremiato soprano americano Claron McFadden abita la voce, i successi e le fragilità della cantante e attivista afroamericana Nina Simone. La musica è parte integrante della drammaturgia anche nel classico l’Histoire du soldat di Stravinskij, portato in scena dai Figli d’Arte Cuticchio, Mimmo Cuticchio e i solisti dell’Orchestra Cherubini, ma anche del già citato Non dirmi che hai paura, che include musiche edite di Peter Gabriel e Jill Gabriel, su licenza di Real World Music Ltd. Lo spettacolo, basato sul libro di Giuseppe Catozzella, è diretto da Laura Ruocco.

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La prevendite di biglietti e abbonamenti sarà aperta giovedì 29 febbraio 2024.
Facilitazioni: giovani al Festival under 18: 5 Euro ove previsto. Carta Giovani Nazionale (18-35 anni): sconto 50% ove previsto.
Carnet Open (minimo 4 spettacoli) -15% sul prezzo dei biglietti.
Biglietteria del Teatro Alighieri tel. 0544 249244 - info dettagliate su www.ravennafestival.org

Crediti fotografici: diversi, a cura dell'Ufficio stampa di Ravenna Festival (copyrights citati nel nome di file leggibile on-line)
Nella miniatura in alto: il logo della 35.me edizione di Ravenna Festival
Sotto, in sequenza: Cristina Mazzavillani Muti, presidente onorario della Fondazione Ravenna Manifestazioni; Michele De Pascale, sindaco di Ravenna; Mauro Felicori, assessore alla Cultura della regione Emilia Romagna; Antonio De Rosa, sovrintenente della Fondazione Ravenna Manifestazioni; Franco Masotti e Angelo Nicastro, direttori artistici del Ravenna Festival
Al centro: il direttore Riccardo Muti a capo dei Wiener Philharmoniker aprirà il Festival l' 11 maggio al Pala De André
Sotto, in sequenza, alcuni fra i numerosi artisti che si esibiranno a Ravenna, nel Teatro Alighieri, nelle basiliche e nelle piazze decentrate dove gli spettacoli del Festival 2024 sono stati programmati: The Philip Glass Ensemble; The Philharmonic Five; Le Carnaval Baroque; il Canzoniere Grecanico Salentino; il tenore Ian Bostridge; il direttore Simon Rattle; il pianista Filippo Gorini; il violoncellista Giovanni Sollima; The Beach Birds; i cantanti pop Colapesce & Dimartino; l'Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone; il Marian Consort





Pubblicato il 30 Dicembre 2023
Un ricco cartellone di Opere, Balletto e Concerti caratterizzeranno l'anno che verrā
Ecco la stagione 2024 del Filarmonico redatto da Athos Tromboni

20231230_Vr_00_Arena-Filarmonico_CeciliaGasdia_phEnneviFotoVERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico, il teatro della città di Verona, l’altro volto dell’Arena, il meglio della proposta lirico sinfonica italiana.

La Stagione d’Opera 2024
In programma 5 titoli lirici, ai quali si aggiungerà, per la prima volta dopo nove anni, un sesto appuntamento per l’atteso ritorno del Balletto. Si riconfermano i 4 turni di abbonamento (le domeniche delle prime alle 15.30, i mercoledì sera alle 19, i venerdì sera alle 20, le domeniche di ultima replica alle 15.30, con un’unica variazione infra-settimanale tra ottobre e novembre, in coincidenza con le festività).
Il 21 gennaio debutterà Il Flauto magico (Die Zauberflöte) del genio di Salisburgo in una nuova coproduzione firmata dal regista, scenografo e costumista Ivan Stefanutti, in sinergia con la quinta edizione della rassegna "Mozart a Verona" che prevede il coinvolgimento di tutta la città. Lo spettacolo, con un cast internazionale di rilievo diretto dal maestro Gianna Fratta, replicherà il 24, 26 e 28 gennaio.
Dal 18 al 25 febbraio seguirà una nuova produzione della raffinata La Rondine di giacomo Puccini. Proseguirà così l’omaggio di Fondazione Arena al Maestro lucchese nel centenario della sua scomparsa con un’attenzione particolare ai titoli meno noti e portati in scena d Puccini. Giovani interpreti apprezzati da pubblico e critica saranno diretti da Alvise Casellati con la regia di Stefano Vizioli.
Nel mese di marzo, dal 17 al 24, sarà per la prima volta nei cartelloni del Filarmonico Il Campiello, la più compiuta delle commedie di Carlo Goldoni adattate all’opera dal compositore veneziano Ermano Wolf-Ferrari, in un nuovo allestimento di Fondazione Arena firmato dal regista Federico Bertolani. Un vero e proprio capolavoro, ancora oggi poco conosciuto, che sarà portato in scena da un giovane e frizzante cast italiano diretto da Francesco Ommassini.

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L’opera tornerà al chiuso del Teatro Filarmonico dopo l’Opera Festival in Arena; in programma il 27 ottobre 2024 un’altra prima volta tutta veronese: Stiffelio di Verdi, gemma sperimentale ricca di straordinaria musica ma raramente rappresentata, coraggioso e già maturo esempio di teatro nel catalogo verdiano sarà in replica il 29, 31 ottobre e 3 novembre. L’allestimento di Guy Montavon per il Teatro Regio di Parma vedrà protagonisti grandi interpreti di oggi diretti dal giovane Leonardo Sini.
Dal 17 a 24 novembre 2024 il sipario del Filarmonico si alzerà per un titolo universalmente noto, raramente eseguito a Verona, nell’elegante produzione firmata da Manu Lalli per il Maggio Musicale Fiorentino: La Cenerentola di Rossini diretta dal maestro Francesco Lanzillotta.
A chiudere la stagione, un grande ritorno con il più classico dei balletti: dal 15 al 22 dicembre, sul palcoscenico del Filarmonico, dopo nove anni, sarà protagonista il balletto classico con uno dei titoli più amati di sempre: Il Lago dei cigni di Chajkovskij. E per celebrare questo grande ritorno, lo spettacolo avrà una replica straordinaria, il 31 dicembre, la sera di San Silvestro.

La Stagione Sinfonica 2024
Si inizierà il 2 febbraio e il calendario propone ben dieci programmi diversi, con interessanti percorsi e allettanti nuove proposte, rispettando la tradizionale prima del venerdì sera alle 20 e la replica del sabato pomeriggio alle 17.
Pinchas Steinberg, Roberto Abbado, Lilya Zilberstein, Frank Peter Zimmermann, Pietro De Maria, Wolfram Christ, sono solo alcuni degli acclamati interpreti dalla carriera internazionale che si affiancheranno in cartellone a giovani artisti fra i migliori di oggi, quali Diego Ceretta, Giovanni Andrea Zanon, Mariangela Sicilia, Enea Scala, Ryan McAdams, molti dei quali al debutto veronese.
Il primo concerto del 2024 sarà dedicato a Bruckner (la Quarta sinfonia “Romantica” per eccellenza e il colossale Te Deum con soli e coro), seguito, il 29 marzo 2024, dal concerto pasquale comprendente lo Stabat Mater di Rossini per solisti, coro e orchestra.
La stagione si arricchirà durante la primavera sinfonica dal 5 aprile all’11 maggio offrendo l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Brahms in quattro appuntamenti, intervallati da un altro cimento corale: il 19 aprile la prima esecuzione italiana dell’eclettico Requiem di Andrew Lloyd Webber, maestro del nostro tempo e noto per aver firmato anche i più popolari musical degli ultimi cinquant’anni.
Il mese di maggio sarà suggellato da un concerto tutto-Strauss, il 17 maggio, sulla scia di un percorso artistico che da anni Fondazione Arena porta avanti offrendo al suo pubblico tutta l’opera sinfonica e concertistica del compositore bavarese.

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L’autunno porterà in scena altri due concerti: l’11 ottobre 2024 il programma sarà dedicato alle formazioni di orchestra da camera da Wagner al jazz, il 29 novembre tornerà l’orchestra sinfonica classica con la Sinfonia n.8 "Incompiuta" di Schubert e la celestiale Quarta sinfonia di Mahler.
«Con molte novità, prime rappresentazioni e grandi artisti internazionali, abbiamo allestito una Stagione Artistica ricca e diversificata per il luogo che è in molti sensi “l’altro volto dell’Arena” – ha dichiarato Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena –  Al Teatro Filarmonico proponiamo titoli celebri e classici accanto a capolavori meno frequentati in un repertorio che attraversa tre secoli dal '700 alla contemporaneità. Cast e programmi hanno un occhio di riguardo per la crescita artistica dei nostri complessi e per tanti giovani di talento che meritano di essere conosciuti dal nostro pubblico.»

Crediti fotografici: Ennevi Foto per la Fondazione Arena di Verona
Nella miniatura in alto: la sovrintendente Cecilia Gasdia
Al centro, staff della Fondazione Arena: Stefano Trespidi, Cecilia Gasdia, il maestro Gabbiani e il consigliere Pupo
Sotto: Teatro Filarmonico di Verona, un bella panoramica di repertorio da Ennevi Foto






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20240407_Fe_00_OrlandoFurioso_MarcoBellussi_phMarcoCaselliNirmaFERRARA - Ottima messa in scena nel Teatro "Claudio Abbado" dell' Orlando Furioso di Antonio Vivaldi nella edizione critica curata da Federico Maria Sardelli e Alessandro Borin. Il maestro Sardelli era anche sul podio della brava Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo di Ferrara. Quindi tre atti, così come Vivaldi ideò per la premiere al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1727.
Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci).
La visionaria regia ci trasporta nel poema ariostesco (o quantomeno in ciò che del poema dell'Ariosto utilizzò a suo tempo il librettista Grazio Braccioli) dove tutto è fantascientifico
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE

20240316_Vr_00_LaBoheme_2024VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren.
Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Opera dal Nord-Ovest
Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE

20240227_Ge_00_Idomeneo_AntonioPoliGenova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
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Eventi
Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE

20240225_Ra_00_RavennaFestival2024_LogoRAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE

20240222_00_LosAngeles_DasRheingold _GustavoDudamelLOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE

20240219_Lu_00_MadamaButterfly_AlessandroDAgostiniLUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE

20240218_Ts_00_AriannaANasso_SimoneSchneider_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.  Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale.
«Pago e voglio quello che
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Personaggi
Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE

20240215_Fe_00_LorenzoCutuliFERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani.  Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240209_Ve_00_IlBarbiereDiSiviglia_BepiMorassiVENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240202_Bo_00_ManonLescaut_OksanaLynivBOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles.  La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE

20240201_Bo_00_BolognaFestival_TeodorCurrentzis_phAlexandraMuravyevaBOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE

20240129_Fe_00_IlGruppoDei10_TutteLeDirezioni_FrancoFasano.JPGFERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE

20240127_Fe_00_LaBoheme_ElisaVerzier_phFabrizioZaniFERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240127_To_00_DonPasquale_NicolaAlaimo_phAndreaMacchiaTORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE

20240124_Fe_00_JazzClub_GennaioMaggio2024FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE

20240123_Ts_00_AnnaBolena_SalomeJicia_phFabioParenzanTRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE

20240121_Ge_00_MadamaButterfly_phMarcelloOrselliGENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240121_Li_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240120_Pr_00_IlBarbiereDiSiviglia_DiegoCeretta_RobertoRicciPARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE

20240113_Lu_00_IlBarbiereDiSiviglia_GurgenBaveyan_PhotoKiwiLUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE

20240113_Ro_00_LaBoheme_FrancescoRosa_phValentinaZanagaROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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