Pubblicato il 11 Aprile 2024
Al via una nuova rassegna di Ferrara Musica dentro spazi inconsueti della cittā estense
Xtra per tre redatto da Athos Tromboni

20240411_Fe_00_FerraraMusicaXtra_NicolaBruzzoFERRARA - Si chiama "Xtra" - un nome avveniristico - ma sarà fatta di musica da grande repertorio cameristico. È la nuova rassegna di Ferrara Musica, ideata per dare una ribalta a formazioni e musicisti solisti di grande talento. Ad illustrare il programma sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, il curatore della rassegna e assistente alla Direzione Artistica dell'Associazione Ferrara Musica, Nicola Bruzzo, e Dario Favretti direttore Organizzativo e Consulente Artistico dell'Associazione Ferrara Musica.
Per questa nuova rassegna, Ferrara Musica esce dalle mura della sua sede consueta, quella del Teatro Comunale "Claudio Abbado", e porta i propri concerti cameristici in tre luoghi cittadini di grande fascino, come la Sala Estense, il Teatro "Verdi" e Palazzo dei Diamanti.
«Ferrara Musica - spiega Nicola Bruzzo - è legata a doppio filo al Teatro Comunale, luogo in cui sin dalla sua fondazione nel 1989 vengono presentati al pubblico la maggior parte dei concerti programmati in abbonamento. Ciò non di meno l'intenzione di uscire dal proprio spazio principale e portare la programmazione in luoghi diversi della città è diventata da anni un'abitudine che testimonia l'intenzione di incontrare pubblici diversi e al contempo di portare il proprio pubblico in altri spazi. Dopo il successo della scorsa rassegna primaverile, "Ferrara Musica alla Pinacoteca Nazionale", si è voluto superare l'idea di una programmazione in un luogo terzo rispetto alla nostra "casa" e abbiamo creato la prima rassegna itinerante: "Ferrara Musica Xtra". Xtra ha diversi significati tra cui "al di fuori", "pregiato", "straordinario", "aggiuntivo", "eccellente", tutti aggettivi adatti a descrivere questa serie di tre concerti. Se i luoghi della rassegna sono molteplici, unitario è invece il programma musicale, a sua volta un luogo del pensiero: la Vienna di Franz Schubert e di Johannes Brahms: il luogo dove nasce, si sviluppa e si disintegra lo stile classico, da Haydn a von Webern». Ecco gli appuntamenti:

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Venerdì 10 maggio 2024 ore 20.30
Nella recentemente restaurata Sala Estense, sarà l'atipico ensemble orchestrale senza direttore Spira Mirabilis, impegnato in una celebrazione di Schubert, con l'esecuzione della Sinfonia "Incompiuta" in Si minore D. 759 e di altri brani, tra cui tre Lieder per voce e orchestra trascritti da Max Reger. Spira Mirabilis, come la figura geometrica, ha una caratteristica piuttosto peculiare: qualunque sia la sua grandezza è sempre sovrapponibile a se stessa. Allo stesso modo, il progetto mantiene la sua identità, indipendentemente dal numero di musicisti che vi prendono parte o dal brano musicale.

Venerdì 17 maggio ore 20.30
Appuntamento nell' ex Teatro "Verdi", spazio storico ora moderno e minimale, con l'estroso e ispirato pianista Gabriele Carcano. Tra i pianisti italiani più affermati, è vincitore di numerosi premi, con una carriera internazionale che spazia dai recital ai concerti con orchestra e alla musica da camera. Questo secondo appuntamento inizierà a mettere in dialogo i due autori attorno ai quali ruota questa serie di concerti: il pubblico potrà ascoltare gli Impromptus op. 90 di Schubert e le Quattro Ballate op. 10 di Brahms.

Domenica 26 maggio ore 20.30
La rassegna concluderà il proprio percorso nel meraviglioso salone della Pinacoteca Nazionale a Palazzo dei Diamanti, luogo protagonista di una precedente rassegna sempre di Ferrara Musica; ospite sarà Andrea Obiso, tra i violinisti italiani di maggior talento da quattro anni violino di spalla dell'Accademia di Santa Cecilia; e Mario Montore, vincitore di numerosi concorsi solistici nazionali ed internazionali e membro del Quartetto Avos. Questo affiatatissimo e importante Duo eseguirà capisaldi della letteratura per violino e pianoforte: Il Gran Duo in La maggiore di Schubert e la Terza sonata in Re minore di Brahms.
I biglietti (da 5 a 20 euro per il concerto del 10 maggio, da 5 a 15 euro per gli altri due concerti) sono acquistabili a partire dall'11 aprile 2024 in presenza alla biglietteria del Teatro Comunale e online sul sito ferraramusica.it.
La rassegna "Ferrara Musica Xtra" - è organizzata da Ferrara Musica in collaborazione con il Comune di Ferrara, le Gallerie Estensi e il laboratorio aperto Ferrara ex Teatro Verdi.

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Crediti fotografici: Giancarlo Pradelli e Ufficio stampa Ferrara Musica
Nella miniatura in alto: Nicola Bruzzo
Al centro l'ensemble Spira Mirabilis
Sotto, in sequenza: Gabriele Carcano, Andrea Obiso, Mario Montore





Pubblicato il 01 Febbraio 2024
Presentata la ricca stagione concetistica della cittā felsinea con artisti celebri e talenti emergenti
Bologna Festival numero 43 redatto da Athos Tromboni

20240201_Bo_00_BolognaFestival_TeodorCurrentzis_phAlexandraMuravyevaBOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche Kammerphilharmonie Bremen. E András Schiff, nella doppia veste di pianista e direttore, si presenta per la prima volta a Bologna Festival con la sua orchestra Cappella Andrea Barca.
Di spicco anche i solisti ospitati nella rassegna di primavera Grandi Interpreti: le violiniste Janine Jansen e María Dueñas, il pianista Emanuel Ax e due stelle del nuovo pianismo, Bruce Liu e Alexandre Kantorow.
Compongono la programmazione del Festival 2024 (che si arricchisce quest’anno di due nuove progetti e di alcuni sconfinamenti di repertorio) il ciclo di incontri Carteggi Musicali (13 marzo - 4 aprile), le rassegne Grandi Interpreti (18 marzo - 31 maggio), Talenti (6 giugno - 8 luglio), Il Nuovo l’Antico l’Altrove (24 settembre - 6 novembre) e i due nuovi progetti Prospettiva Vivaldi (20 - 23 maggio) che si dirama tra concerti-reading, incontri, visite commentate e proiezioni cinematografiche e Classica in sneakers (maggio-luglio) che presenta cinque appuntamenti di musica fatta dai giovani per i giovani, in un posto atipico e con una insolita modalità di offerta musicale. Sarà così che “la musica avvolge la città”, nella sua diversità di spazi e di pubblico.
In anteprima di stagione, lunedì 5 febbraio ore 20.30 al Teatro Auditorium Manzoni, il concerto straordinario di raccolta fondi a favore di Susan G. Komen Italia, con Myung-Whun Chung e la Filarmonica della Scala, impegnati nella Sinfonia n.5 di Gustav Mahler. Il concerto è dedicato alla memoria di Claudio Abbado nel decimo anniversario della sua scomparsa.

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GRANDI INTERPRETI
Lunedì 18 marzo 2024 ore 20,30 - il direttore Teodor Currentzis e il suo complesso musicAeterna, al loro debutto sulla scena cittadina, sono i protagonisti del concerto inaugurale della 43ª edizione di Bologna Festival, nel Teatro Auditorium Manzoni. Il programma concepito da Currentzis incastona il Requiem di Mozart in un affresco musicale dai contorni che il direttore vuole tenere misteriosi e che abbraccia otto secoli di musica, dal medioevo al contemporaneo, «... un flusso musicale che senza soluzione di continuità si dipana tra musica vocale e strumentale sacra e profana», così nelle parole del direttore greco che via via designa i capitoli di un inedito racconto musicale, senza mai rivelarne il titolo, chiamando a raccolta i solisti dell’orchestra, il coro e un coro bizantino. 
Domenica 24 marzo 2024 - Secondo appuntamento della rassegna Grandi Interpreti , con l’orchestra d’archi Amsterdam Sinfonietta e la violinista Janine Jansen che imbraccia il suo meraviglioso Stradivari per un programma interamente dedicato alla musica del prediletto Johann Sebastian Bach, passando dai Concerti per violino solo al Terzo Concerto Brandeburghese.
Martedì 9 aprile 2024 - È la volta del pianista Alexandre Kantorow, classe 1997, vincitore del Concorso Čajkovskij di Mosca, interprete di luminosa chiarezza e virtuosismo trascendentale, con un calendario di concerti nelle più importanti sale del mondo già fittissimo e con scelte di repertorio focalizzate su autori come Liszt e Brahms. 
Domenica 21 aprile 2024 - Sale sul palcoscenico dell’Auditorium Manzoni María Dueñas, età 22 anni, stella nascente del violinismo internazionale, personalità vulcanica con una vitalità e purezza di suono che si esprimerà appieno nel Concerto n.1 di Max Bruch. Insieme a lei la prestigiosa orchestra Deutsche Kammerphilharmonie Bremen e il direttore Paavo Järvi, impegnati nelle prime due sinfonie di Schubert, la Sinfonia n.1 in Re maggiore e la Sinfonia n.2 in Si bemolle maggiore, composte nel giro di pochi mesi, tra i sedici e i diciassette anni d’età.
Martedì 30 aprile 2024 - Sarà la volta di Bruce Liu, pianista emergente, nato a Parigi nel 1997 da genitori cinesi ma cresciuto musicalmente in Canada a Montreal, già vincitore del Concorso Chopin di Varsavia, protagonista di un recital che alla Sonata n.2 del prediletto Chopin unisce alcune Sonate di Haydn, Beethoven e Prokof’ev, oltre alle insolite Variazioni “jazzistiche” del compositore russo Nikolaj Kapustin.
Martedì 7 maggio 2024 - il pianista-direttore András Schiff, artista legato a Bologna Festival da lunga amicizia, si presenta per la prima volta con la sua orchestra Cappella Andrea Barca, fondata nel 1999 e divenuta ben presto l’interprete ideale del repertorio strumentale del classicismo viennese. Nella doppia veste di pianista e direttore Schiff affronta due Concerti per pianoforte di Mozart e una delle leggendarie Sinfonie “londinesi” di Haydn, la numero 99.
Venerdì 31 maggio 2024 - Vladimir Jurowski, direttore stabile della Bayerisches Staatsorchester, e il pianista Emanuel Ax collaborano in un programma che omaggia la grande tradizione musicale tedesca del primo Ottocento, impaginando l’Ouverture dall’Oberon di Weber, la Sinfonia n.3 “Renana” di Schumann e infine il celeberrimo Concerto n.5 "Imperatore" per pianoforte e orchestra di Beethoven.

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20240201_Bo_11_BolognaFestival_FedericoMariaSardelli_phMicheleMonastaPROSPETTIVA VIVALDI
Il progetto dedicato ad Antonio Vivaldi, tra il 20 e il 23 maggio 2024, si dirama in concerti-reading, incontri, visite commentate e proiezioni, in diversi spazi cittadini, tra la Chiesa di Santa Cristina della Fondazza, il Museo della Musica e il Cinema Modernissimo. «Il progetto – spiega Maddalena da Lisca direttore artistico e sovrintendente di Bologna Festival – vuole rendere omaggio alla definitiva consacrazione, a seguito di recenti studi, del ritratto conservato nel Museo della Musica di Bologna come il vero volto del “prete rosso”. Ma sarà anche l’occasione per rendere partecipe il pubblico di una storia avvincente che riguarda la sua musica e che molti di coloro che oggi la ascoltano con passione probabilmente non conoscono. Un articolato programma che ci farà conoscere la “strana” storia di Vivaldi, che dopo aver goduto dei più alti riconoscimenti è miseramente caduto, negli ultimi anni della sua vita, nel più completo oblio per poi riapparire, a 200 anni dalla morte, tra gli autori più eseguiti di oggi, con un repertorio vastissimo e acclamato sui palcoscenici di tutto il mondo.»
Ad apertura della settimana vivaldiana, lunedì 20 maggio 2024, Federico Maria Sardelli, oggi annoverato tra i massimi esperti di Vivaldi, con il suo ensemble Modo Antiquo propone il concerto-reading L’affare Vivaldi, il racconto appassionante di un patrimonio musicale vasto e complesso, tra oblio e riscoperte.
Il 21 maggio, ore 18, si passa al Museo della Musica per una visita commentata nella Sala del Settecento, di fronte al “vero” volto di Vivaldi; a seguire la tavola rotonda Vivaldi Renaissance. La virtuosa contesa per la nuova nascita del “prete rosso” con la partecipazione di Stefano Jacoviello (responsabile progetti culturali dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena), Federico Maria Sardelli (responsabile del Vivaldi Werkverzeichnis, RV), Francesco Fanna (direttore dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia).
Una variegata programmazione cinematografica, il 21 e 22 maggio 2024, propone film, documentari e un talk dedicato alle colonne sonore vivaldiane.
Si torna infine nella Chiesa di Santa Cristina della Fondazza il 23 maggio ore 20.30, per il concerto-reading diretto da Sardelli, Il volto di Vivaldi, che sarà l’occasione per ascoltare in prima esecuzione in tempi moderni un lavoro inedito di Vivaldi. 
Il progetto “Prospettiva Vivaldi” è realizzato in collaborazione con Museo internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, Cineteca di Bologna, Accademia Musicale Chigiana di Siena, Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Si ringrazia ILLUMIA per il sostegno offerto al progetto.

CLASSICA IN SNEAKERS
Classica in Sneakers è un progetto sperimentale di Bologna Festival ideato per avvicinare i ragazzi alla classica e accendere una nuova scintilla nel loro universo musicale. Cinque appuntamenti di musica fatta dai giovani per i giovani, tra maggio e luglio, organizzati in un contesto diverso dal teatro o dalla sala da concerto: la Birreria Popolare, in centro a Bologna, all’ora dell’aperitivo, dove si accede con uno speciale biglietto degustazione per musica e drink, il "birriglietto". Tutti i musicisti coinvolti in questi concerti sono i vincitori della "call for artists" aperta a giovani under30. Per informazioni sul bando di concorso e le date dei concerti consultare il sito bolognafestival.it 

 

20240201_Bo_17_BolognaFestival_LeonardoPierdomenicoTALENTI
La rassegna Talenti, dal 6 giugno all’8 luglio 2024, nel Chiostro della Basilica di Santo Stefano, porta l’attenzione sui nuovi interpreti, giovani artisti o ensemble cameristici agli esordi della loro carriera.
Apre la rassegna il vincitore del Premio Paganini, Simon Zhu, 23 anni, tedesco di Tubinga, che presenta un programma ben bilanciato tra classicismo e virtuosismo, con gli “irrinunciabili” Capricci di Paganini e la nota preziosa del brano per violino solo appositamente commissionato alla compositrice Silvia Colasanti dal Premio Paganini.
Come ogni anno ci sarà l’occasione di ascoltare il vincitore del Premio Venezia, assegnato nel 2023 al pianista Giacomo Menegardi.
Completano la rassegna il concerto barocco per flauto e clavicembalo con il duo Fabiano Martignago-Angelica Selmo che ai noti Händel, Telemann e Vivaldi accostano autori di raro ascolto come Galliard e Barsanti; il concerto della talentuosa violinista Valentina Benfenati, accompagnata dal pianista Leonardo Pierdomenico in un programma tutto francese che omaggia le sorelle Nadia e Lili Boulanger, Gabriel Fauré e César Franck; il gruppo formato dal violinista Federico Zaltron, i chitarristi Duved Dunayevsky e Francesco Greppi e il contrabbassista Martino De Franceschi offre un singolare programma, “Parigi anni Trenta: Django Reinhardt e dintorni”, dedicato alla musica manouche. In chiusura di rassegna, l’8 luglio 2024, un concerto operistico con i vincitori del Bologna International Vocal Competition 2023: il soprano russo Anastasia Lerman, il controtenore croato Franko Klisović e il baritono sudcoreano Ettore Chi Hoon Lee, accompagnati al pianoforte da Nicoletta Conti.
Il ciclo di concerti Talenti si interseca anche quest’ anno con la rassegna Pianofortissimo promossa da "Inedita per la Cultura", per una programmazione “open air” che fa risuonare alcuni dei luoghi di interesse storico architettonico più suggestivi della città.

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IL NUOVO L’ANTICO L’ALTROVE
Il ciclo di concerti d’autunno (24 settembre - 6 novembre 2024) dedicato alla musica antica e contemporanea si arricchisce quest’anno di una escursione nella musica d’oriente, in due tappe: “Non fu mai uomo che cercasse tantoconcerto-spettacolo di musica, immagini e parole sulle tracce di Marco Polo nella ricorrenza dei 700 anni della sua morte; “Suoni dal mondo arabo un concerto dedicato ai suoni e alle atmosfere della tradizione musicale araba con la musicista giordana Rula Jaradat, virtuosa di qanun, accompagnata da Nadin Qubain al req.
Aprono la rassegna il 24 settembre 2024, nella Chiesa di Santa Cristina della Fondazza, i King’s Singers con un sofisticato programma, “Angeli e demoni”, che intreccia cinque secoli di musica vocale, da Palestrina ad Arvo Pärt, con i simboli iconici della cristianità.
Stefano Montanari, violinista barocco di ineguagliabile estro, si presenta con un programma dedicato alla prassi della sonata a due di origine barocca, dalla matrice storica dell’Op.5 di Arcangelo Corelli allo stile concertante di Antonio Vivaldi.
Una flautista sensazionale, la giovanissima Lucie Horsch, per il suo programma Metamorphosis utilizza dieci diverse varianti del flauto dritto, o flauto dolce, spaziando dalla musica popolare olandese a Kurtág, da Bach a Berio, da Telemann a Stravinskij.
La sezione contemporanea è affidata a due specialisti della musica d’oggi, il Quartetto Prometeo e la pianista Maria Grazia Bellocchio. Nel concerto del Quartetto Prometeo, Archi solforici, realizzato in collaborazione con Ferrara Musica, si ascolterà in prima esecuzione italiana il Secondo Quartetto per archi “Surfarara” di Francesco Antonioni, accostato al Quartetto n.4 di Bartók.
Nel programma Forme nel tempo, Maria Grazia Bellocchio si muove nel repertorio della musica per tastiera creando echi, rispecchiamenti e risonanze tra Rameau, Ligeti, Scarlatti e i contemporanei Alessandro Solbiati e Fabio Nieder.
Nel nuovo spettacolo prodotto e ideato da Bologna Festival, Non fu mai uomo che cercasse tanto, Marco Polo e il suo Milione rivivono nelle pagine in lingua franco-veneta selezionate e lette da Sandro Cappelletto (drammaturgia e voce narrante) in alternanza alle improvvisazioni musicali di due maestri della musica persiana, Kayahn Kalhor (kamancheh) e Kiya Tabassian (setar), ripercorrendo le rotte dei suoi leggendari viaggi di conoscenza nel lontano Oriente, di passaggio anche in terra persiana. 

CARTEGGI MUSICALI
È un preludio introduttivo alla stagione di concerti e ai suoi programmi, il ciclo di approfondimento culturale Carteggi Musicali che si svolge al Museo della Musica a partire dal 13 marzo: tre appuntamenti affidati a noti divulgatori musicali.
Primo appuntamento: mercoledì 13 marzo 2024 ore 18.30, con Fabio Sartorelli che narra la storia tormentata di una pagina leggendaria come il Requiem di Mozart.
Secondo appuntamento: martedì 26 marzo ore 18.30 Giovanni Bietti conversa su Chopin pianista e compositore. Terzo appuntamento:  giovedì 4 aprile ore 18.30 il musicologo Enzo Restagno parla di Béla Bartók, il maestro dei maestri, avvalendosi degli interventi musicali al pianoforte di Albertina Dalla Chiara.

ABBONAMENTI E BIGLIETTI
Prelazione abbonati dal 27 gennaio al 10 febbraio 2024 - Vendita nuovi abbonamenti dal 15 febbraio 2024 - Vendita Biglietti per tutti i concerti e Carnet 3 concerti Grandi Interpreti dal 26 febbraio 2024 presso la Biglietteria Bologna Welcome e online su www.bolognafestival.it  www.vivaticket.it  www.classictic.com
Biglietteria Bologna Welcome, Piazza Maggiore 1/E tel. 051 6583105
Vendita Abbonamenti dal lunedì al giovedì ore 10-13; dal lunedì al sabato ore 15-18 - Vendita Biglietti e Carnet dal lunedì al sabato ore 9-18 (a partire dal 26 febbraio)

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Crediti fotografici: diversi, a cura dell'Ufficio stampa di Bologna Festival (copyrights citati nel nome di file leggibile on-line)
Nella miniatura in alto e sotto: il direttore greco Teodor Currentzis che aprirà ufficialmente il Bologna Festival 2024 con la sua orchestra musicAeterna; la Amsterdam Sinfonietta
Sotto, in sequenza, altri artisti che sara protagonisti del Festival bolognese edizione 2024: la violinista Janine Jansen; il direttore Vladimir Jurowski; il pianista Alexandre Kantorow; il pianista Emanuel Ax; la violinista María Dueñas; il direttore Paavo Jarvi; il pianista-direttore Andras Schiff; il pianista Bruce Liu; il direttore Federico Maria Sardelli; il pianista Leonardo Pierdomenico; il pianista Giacomo Menegardi; la violinista Valentina Benfenati; il violinista Federico Zaltron; il duo Angelica Selmo & Fabiano Martinago; l'ensemble Modo Antiquo con il direttore Federico Maria Sardelli





Pubblicato il 10 Ottobre 2023
Affollato concerto cembalistico di Francesco Corti alla Pinacoteca Nazionale per Ferrara Musica
Girolamo Frescobaldi fa 440 servizio di Edoardo Farina

20231010_Fe_00_FrancescoCorti_phDoutreFERRARA - Dopo il prestigioso concerto di Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” - che ne ha chiuso la stagione 2022/2023 - Ferrara Musica ha aperto quella successiva 2023/2024 con un’anteprima: è stata la straordinaria inaugurazione estiva del cartellone, il 13 settembre, con il clavicembalista Francesco Corti, presso il Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Corso Ercole I° d'Este (Palazzo dei Diamanti), dove la città ha reso omaggio al suo insigne compositore rinascimentale Girolamo Frescobaldi (1583 – 1643) nel 440° anniversario della nascita, con un programma che ha inteso spaziare tra Cinquecento e prima metà del Settecento proprio nel contesto del genetliaco, ricorrente il 13 settembre.
Girolamo Frescobaldi nacque e passò la giovinezza a Ferrara, in una casa in via Belvedere, città che vantava una scuola musicale in grado di attirare, nel XVI secolo, diversi importanti compositori e tra questi, Josquin Desprez, Adrian Willaert, Alessandro Milleville; presenti inoltre, attivi musicisti come Alfonso della Viola, Lodovico Agostini, le celebri dame che formavano il Concerto del duca Alfonso II d'Este e Luzzasco Luzzaschi, suo maestro. In quegli anni passarono dalla città estense anche Costanzo Porta, Luca Marenzio, Claudio Merulo, John Dowland, Jacques de Wert, Orlando di Lasso, Giovanni Bardi, Jacopo Corsi, Giulio Caccini, Claudio Monteverdi (che lavorava ad una raccolta di madrigali dedicati poi ad Alfonso II d'Este), oltre al principe Carlo Gesualdo.
Molti giunsero in occasione delle nozze del duca con Eleonora, sorella di Cesare d'Este, e furono in città anche Scipione Stella, il liutista Fabrizio Filomarino e Rinaldo dall'Arpa. Abbiamo notizia di un suo incarico professionale già nel 1597 quando, all'età di 14 anni, ottenne il posto di organista della “Accademia della Morte”  di Ferrara, posto lasciato vacante da Ercole Pasquini.
Risalgono a questo periodo i primi contatti di Frescobaldi con la potente famiglia ferrarese dei Bentivoglio. Egli ottenne la protezione del marchese Enzo, figlio della celebre cantante Isabella Bendidio, che da esperto uomo di corte, divenne una figura molto influente nel campo della musica e del teatro del primo Seicento, e del fratello di questi, il potente cardinale Guido Bentivoglio.
Frescobaldi fu un virtuoso d'organo e clavicembalo, già celebrato per quelle sue eccezionali qualità dai suoi contemporanei, al punto che venne soprannominato da Luigi Battiferri il "mostro degli organisti".                            

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Appuntamento di grande rilievo musicale e culturale entrando nel vivo, quindi, con il Frescobaldi Day organizzato da Ferrara Musica accogliendo la collaborazione di Gallerie Estensi di Modena e Associazione Bal’danza di Ferrara.
Nato ad Arezzo nel 1984, Francesco Corti è cembalista e organista e da qualche anno impegnato anche come direttore in gruppi specializzati nella musica barocca come “Il Pomo d’Oro” e “Les Musiciens du Louvre”; inoltre dal 2016 è anche docente di Clavicembalo e Basso continuo alla “Schola Cantorum Basiliensis”.
Il programma è stato "itinerante" nella musica per cembalo confermando influssi e rimandi tra Italia e Germania, da Frescobaldi a Johann Sebastian Bach, passando per Froberger e Buxtehude, cominciando proprio da Girolamo Frescobaldi con la Toccata I dal “Primo Libro d’intavolatura di Toccate di cimbalo et organo”, una raccolta che fu stampata a Roma nel 1615 e che rivela la creazione compiuta di un personalissimo linguaggio strettamente legato alla tastiera e al clavicembalo in particolare.
Prosecuzione con la musica di Johann Jakob Froberger, che di Frescobaldi fu allievo a Roma tra il 1637 e 1641, proponendo il Ricercar XI FbWV 410 e la Suite XX in re maggiore FbWV 620, testimonianza della sua sapienza contrappuntistica e del suo gusto melodico eccelso.
Attraverso le contaminazioni di Froberger, l’influsso di Frescobaldi arrivò fino a Dietrich Buxtehude e al suo Praeludium in Sol minore op. 163, con cui ne è continuato il concerto. Il Praeludium in Sol minore fa parte della raccolta dei diciannove Praeludia, fulcro dell’opera di Buxtehude: con la sua successione di tre momenti liberi e declamatori ad introduzione di altrettanti episodi fugati, dà un’idea efficace dell’evolversi dell’improvvisazione barocca nella musica per tastiera.
Buxtehude fu un modello per Johann Sebastian Bach, di cui sono stati eseguiti tre brani a chiusura della performance: il Concerto in Do maggiore BWV 976, la Toccata in Re maggiore BWV 912 e il celebre Concerto nello stile italiano BWV 971. Bach tra il 1708 e il 1717 trascrisse diversi Concerti di compositori veneziani, la maggior parte dei quali erano di Vivaldi, adattandoli alle tastiere.
Fu il principe Johann Ernst di Sassonia-Weimar a chiederglielo: tornando nel luglio 1713 da Utrecht dove studiava, il principe portò con sé diverse composizioni di maestri italiani, alcune, come i dodici Concerti dell’Estro Armonico op. 3, fresche di edizione. Il terzo, il settimo e il dodicesimo furono trasposti da Bach per il clavicembalo e a questi appartiene il Concerto in do maggiore BWV 976.
Anche le Toccate appartengono agli stessi anni creativi; non costituiscono un ciclo con connessioni reciproche, ma sono di fatto opere autonome scritte in tempi diversi. Più di 20 anni dopo, nel 1735, Bach pubblicò il “suo” Concerto nello stile italiano: un capolavoro originale che può essere definito il culmine di questo genere. Si tratta di una sua sintesi personalissima e geniale degli stilemi nazionali ed espressione, ideando con le due tastiere di un solo strumento un "Concerto per clavicembalo e orchestra" avendo a riferimento il modello vivaldiano, qui esposto e immediatamente in grado di alzare l’indice di attenzione da parte dei presenti, riconoscendo passaggi assai noti riguardo pagine contrappuntistiche in parte nella consueta scrittura “tonale” ove ne è richiesta una capacità di ascolto più immediata, diversamente dal “modale” trattandosi di tematiche spesso assai lontane dal nostro senso di musicalità moderna.
Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale gremito da un pubblico accorso numeroso per un evento straordinario, sicuramente molto più godibile rispetto all’analogo dell’anno precedente nel medesimo progetto eseguito da Catalina Visens, che per quanto artisticamente perfetta, presentò un unico e raro ma anche un po’ ostico repertorio monografico frescobaldiano sempre al cembalo… anche se  «... le intramontabili Toccate di Frescobaldi ipnotizzano con la loro immaginazione ed espressività, offrendo al contempo un'ampia gamma di possibilità di approccio all'esecutore. Le sue danze fissano le tendenze delle più recenti mode del primo barocco, mentre le serie di variazioni esplorano le varie tecniche compositive con il carisma che è unico del compositore ...» - come affermò la stessa interprete, studiosa cilena.                  
Assai dotte le spiegazioni di Francesco Corti, che ha concluso il pomeriggio instancabilmente con consueto fuori programma; l'esecutore ha sapientemente illustrato alcuni aspetti artistici sulle composizioni del celebre Maestro ferrarese e di coloro che ne hanno ricevuto le varie influenze, il tutto reso più comprensibile da un virtuosismo esecutivo davvero straordinario, proponendone una esatta interpretazione senza trascurare l’aspetto puramente filologico anche se sempre molto discutibile riguardo soprattutto ad esecutori rimasti nell’oblio per centinaia di anni.

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Come ben sappiano, infatti, la musica antica così definita per essere collocata tra il periodo medioevale e rinascimentale e la relativa riscoperta organologica è avvenuta prevalentemente all’inizio del Novecento, soprattutto per merito delle ricerche di Eugène Arnold Dolmetsch (1858–1940), musicista francese e costruttore di tastiere, che ha trascorso gran parte della sua vita in Inghilterra ove ne fondò una fabbrica a Haslemere nel Surrey e ancora oggi considerato insieme a Diana Poulton (ma per il liuto) tra le figure più rilevanti nel promuovere l’esposizione del già citato repertorio strumentale “modale” (senza l’uso della “sensibile” che ne determina la “risoluzione armonica” per usare un termine propriamente tecnico) nei primi decenni del XX° secolo.
E... “Non senza fatiga si giunge al fine” – Girolamo Frescobaldi
(la recensione si riferisce al concerto di mercoledì 13 settembre 2023)

Crediti fotografici: Marco Caselli Nirmal per Ferrara Musica






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Orlando nelle trame di Alcina
intervento di Athos Tromboni FREE

20240407_Fe_00_OrlandoFurioso_MarcoBellussi_phMarcoCaselliNirmaFERRARA - Ottima messa in scena nel Teatro "Claudio Abbado" dell' Orlando Furioso di Antonio Vivaldi nella edizione critica curata da Federico Maria Sardelli e Alessandro Borin. Il maestro Sardelli era anche sul podio della brava Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo di Ferrara. Quindi tre atti, così come Vivaldi ideò per la premiere al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1727.
Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci).
La visionaria regia ci trasporta nel poema ariostesco (o quantomeno in ciò che del poema dell'Ariosto utilizzò a suo tempo il librettista Grazio Braccioli) dove tutto è fantascientifico
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VideoCopertina
La Euyo prende residenza a Ferrara e Roma

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Echi dal Territorio
Xtra per tre
redatto da Athos Tromboni FREE

20240411_Fe_00_FerraraMusicaXtra_NicolaBruzzoFERRARA - Si chiama "Xtra" - un nome avveniristico - ma sarà fatta di musica da grande repertorio cameristico. È la nuova rassegna di Ferrara Musica, ideata per dare una ribalta a formazioni e musicisti solisti di grande talento. Ad illustrare il programma sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, il curatore
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Opera dal Centro-Nord
Quel Don Pasquale sempre fresco
servizio di Simone Tomei FREE

20240325_Fi_00_DonPasquale_MarcoFilippoRomano_phMichele MonastaFIRENZE - Quello che è stato ritorna dicevano sempre i nostri vecchi. Ed è proprio così: in un momento non facile per il Teatro del Maggio, l’idea di rispolverare una vecchia produzione di Don Pasquale di Gaetano Donizetti si è rivelata una scelta molto azzeccata che ha riportato indietro nel tempo i più veterani melomani. La riproposizione dello spettacolo
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Opera dal Nord-Ovest
Beatrice di Tenda da visibilio
servizio di Simone Tomei FREE

2040325_Ge_00_BeatriceDiTenda_AngelaMeadeGENOVA – Procede con scelte azzeccate e particolarmente ricercate la stagione operistica del Teatro Carlo Felice di Genova con un altro capolavoro belliniano, Beatrice di Tenda. Sono già due stagioni che le opere del catanese compaiono nel cartellone del teatro genovese: nel 2021 Bianca e Fernando – secondo l’edizione riservata proprio al teatro ligure
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Opera dal Nord-Est
Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE

20240324_Ts_00_Nabucco_GiancarloDelMonacoTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE

20240318_Vr_00_IlCampiello_FrancescoOmassini_phEnneviVERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore quasi disastro
servizio di Simone Tomei FREE

20240317_Lu_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLUCCA – Il trovatore di Giuseppe Verdi chiude la stagione lirica 2023/2024 del Teatro del Giglio di Lucca. Si tratta di una coproduzione che vede come attori - oltre l’Istituzione lucchese - la Fondazione Teatri di Piacenza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
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Eventi
Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE

20240316_Vr_00_LaBoheme_2024VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren.
Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Opera dal Nord-Ovest
Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE

20240227_Ge_00_Idomeneo_AntonioPoliGenova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
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Eventi
Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE

20240225_Ra_00_RavennaFestival2024_LogoRAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE

20240222_00_LosAngeles_DasRheingold _GustavoDudamelLOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE

20240219_Lu_00_MadamaButterfly_AlessandroDAgostiniLUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE

20240218_Ts_00_AriannaANasso_SimoneSchneider_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.  Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale.
«Pago e voglio quello che
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Personaggi
Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE

20240215_Fe_00_LorenzoCutuliFERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani.  Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240209_Ve_00_IlBarbiereDiSiviglia_BepiMorassiVENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240202_Bo_00_ManonLescaut_OksanaLynivBOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles.  La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE

20240201_Bo_00_BolognaFestival_TeodorCurrentzis_phAlexandraMuravyevaBOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE

20240129_Fe_00_IlGruppoDei10_TutteLeDirezioni_FrancoFasano.JPGFERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE

20240127_Fe_00_LaBoheme_ElisaVerzier_phFabrizioZaniFERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240127_To_00_DonPasquale_NicolaAlaimo_phAndreaMacchiaTORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE

20240124_Fe_00_JazzClub_GennaioMaggio2024FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE

20240123_Ts_00_AnnaBolena_SalomeJicia_phFabioParenzanTRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE

20240121_Ge_00_MadamaButterfly_phMarcelloOrselliGENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240121_Li_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240120_Pr_00_IlBarbiereDiSiviglia_DiegoCeretta_RobertoRicciPARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE

20240113_Lu_00_IlBarbiereDiSiviglia_GurgenBaveyan_PhotoKiwiLUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE

20240113_Ro_00_LaBoheme_FrancescoRosa_phValentinaZanagaROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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